La vista rappresenta l’organo sensoriale principale, dal momento che, come abbiamo spiegato nell’articolo precedente (Cecità: tipologie e cause), veicola l’80% delle informazioni che il cervello riceve dall’ambiente esterno.
Proprio per questo è molto importante prendersene cura e sottoporsi a controlli periodici volti a prevenire e diagnosticare precocemente eventuali patologie.
Quando si parla di prevenzione alla vista sono diversi gli esami da effettuare; in questo articolo andremo ad approfondire ciò che riguarda la salute della cornea e della retina.
La cornea è la prima lente naturale che la luce incontra, è composta per il 75% da acqua e ha la funzione di proteggere l’occhio da abrasioni e patogeni.
La retina, invece, è una sottile membrana formata da cellule nervose adagiata sul fondo dell’occhio, il cui ruolo è quello di trasformare gli impulsi luminosi elettrici in immagini, che attraverso il nervo ottico vengono trasmessi al cervello.
Le patologie che possono colpire retina e cornea sono diverse; le principali sono:
Cos’è la Tomografia a Coerenza Ottica (OCT) e perché è indicata per valutare la salute della cornea e della retina?
La Tomografia a Coerenza Ottica (OCT) è un esame non invasivo e totalmente indolore, che permette la diagnosi e il follow-up di numerose patologie corneali e retiniche.
Nello specifico, si tratta di una tecnica di imaging che permette di ottenere fotografie ad alta risoluzione del tessuto retinico, così da valutarne spessore, conformazione e rapporto tra i vari strati.
Consente, inoltre, di mettere a confronto gli esami eseguiti nel tempo dal paziente, fornendo al medico oculista mappe differenziali.
Come si effettua la Tomografia a Coerenza Ottica (OCT)?
L’esame prevede la collaborazione da parte del paziente, il quale dovrà posizionarsi di fronte allo strumento e fissare la luce che compare; così facendo il macchinario potrà mettere a fuoco le strutture da analizzare e procedere con la scansione dell’occhio. La durata dell’esame è di circa 15 minuti e non prevede necessariamente la precedente dilatazione delle pupille.
La Tomografica a Coerenza Ottica (OCT) risulta, però, poco efficace nei soggetti che presentano:
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