Cheratocono Terapia, Sintomi e Cause

Cura del Cheratocono: Cosa Fare e a Chi Rivolgersi

Il cheratocono è una patologia degenerativa della cornea, che tende ad assumere la forma di un cono e ad assottigliarsi. Colpisce circa 1 persona su 500 e si manifesta solitamente in soggetti giovani, nella seconda o terza decade di vita. Se non diagnosticato per tempo o con una cheratocono terapia inappropriata e condotta in modo scorretto può degenerare fino a rendere necessario il trapianto di cornea. Le moderne tecniche di diagnosi e cheratocono terapia sono in grado di bloccare l’evoluzione di questa patologia in tempi rapidi evitando permanenti danni della vista. 
Il cheratocono può essere classificato in modo diverso secondo lo stadio. Le classificazioni più frequentemente impiegate suddividono questa patologia in 4 stadi differenti, che si basano sulla curvatura massima che raggiunge la cornea:

  • Stadio I: curvatura massima della cornea di 48 diottrie
  • Stadio II: curvatura massima della cornea di 53 diottrie
  • Stadio III: curvatura massima della cornea superiore alle 53 diottrie
  • Stadio IV: curvatura massima della cornea superiore alle 55 diottrie. In questo caso l’ectasia, ovvero la curvatura, è visibile ad occhio nudo e lo spessore corneale non raggiunge i 200 micron.

Il cheratocono è una patologia dell’occhio che colpisce i giovani adulti, solitamente nella seconda decade di vita; tuttavia può capitare che si presenti ancora prima, durante l’età pediatrica. In questi casi il cheratocono si manifesta in forme aggressive ed è pertanto fondamentale diagnosticarlo tempestivamente per bloccarne l’evoluzione.
Fino a qualche tempo l’evoluzione del cheratocono portava molto spesso al trapianto di cornea. Oggi è invece in corso la sperimentazione avanzata di una innovativa tecnica chirurgica in grado di rallentare, e a volte arrestare, l’evoluzione del cheratonocono: il cross linking corneale. Questa recentissima cheratocono terapia, è una pratica non invasiva che impiega laser a raggi ultravioletti. Durante l’intervento, il medico applica sulla superficie della cornea una soluzione fotosensibile che, proprio grazie alla presenza dei raggi uv, favorisce l’avvicinamento (da qui il nome cross-linking) di tutti gli strati che formano la superficie della cornea, le lamette corneali. Questa procedura va ad agire solo dove necessario e non danneggia in alcun modo le altre cellule della retina; ha una durata che varia da soggetto a soggetto, e che può arrivare anche a diversi anni. Nel caso si presentasse la necessità, il crossi linking corneale è una cheratocono terapia ripetibile.
Vediamo insieme, di seguito, quali sono le Cause, quale la Diagnosi, la Cura del Cheratocono e la giusta Cheratocono Terapia. 

Cheratocono Sintomi

La vera causa del cheratocono non è ancora nota alla comunità scientifica. È stato osservato che nel 10-15% dei casi conta la componente genetica, ma questa patologia è spesso associata ad altri fattori come lesioni della cornea, retina pigmentosa o malattie sistemiche. Il cheratocono causa la deformazione della cornea che tende ad assumere la forma di un cono. Si manifesta attraverso:

  • offuscamento della vista
  • irritazione oculare
  • aumento della sensibilità alla luce
  • astigmatismo.
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Cheratocono Diagnosi

Dal momento che il cheratocono è una malattia progressiva e invalidante, che colpisce i soggetti giovani, è particolarmente importante una diagnosi precoce. Durante la visita oculistica, come prima cosa il medico misura la curvatura della superficie esterna della cornea e la portata dei difetti refrattivi. Vengono poi solitamente eseguiti una serie di esami diagnostici tra cui:

  • pachimetria corneale: consente di misurare lo spessore della cornea
  • topografia corneale: consente di studiare la forma e altre caratteristiche ottiche della cornea.
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Cheratocono Terapia

1. Nelle fasi iniziali il cheratocono causa astigmatismo, che può essere trattato con:

  • occhiali
  • lenti a contatto

2. Quando la deformazione della cornea non consente più di utilizzare questi metodi è necessario intervenire chirurgicamente. A seconda dello stadio e della velocità di evoluzione della malattia gli interventi previsti sono:

  • impianto nella cornea di segmenti di anelli di plastica
  • trapianto di cornea

3. Recentemente è stato messo a punto un innovativo trattamento del cheratocono chiamato “cross-linking” che ha l’obiettivo di ritardare l’evoluzione della patologia. Si basa sul rinforzo della struttura della cornea mediante intreccio del collagene e si svolge in due momenti:

  • viene instillato nel paziente un collirio a base di vitamina B2
  • la cornea viene sottoposta ad una irradiazione con raggi ultravioletti di tipo A.
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