Visita oculistica pediatrica

Visita Oculistica Pediatrica

Visita oculistica pediatrica: controlli di routine e visite specialistiche

La Visita Oculistica Pediatrica (nel nostro centro oculistico di Brescia) e più in generale tutto il campo dell’oculistica pediatrica è una delle specializzazioni del Dott. Miglio che da anni organizza corsi di formazione per i colleghi proprio sull'oculistica pediatrica in generale e nello specifico sulla visita oculistica pediatrica. Gli ultimi congressi organizzati dal Dott. Miglio in Fondazione Poliambulanza a Brescia, l’ospedale in cui è direttore dell’Unità Operativa di Oculistica, hanno avuto come oggetto proprio lo studio delle patologie oftalmiche in neonatologia e il perfezionamento di diagnosi e visita oculistica pediatrica. 

 

LA VISITA OCULISTICA PEDIATRICA
Generalmente i bambini vanno sottoposti ad una visita oculistica pediatrica intorno ai tre o quattro anni, in assenza di particolari problemi diagnosticati nei primi mesi di vita, Questa è un’età in cui, grazie ad una accurata visita oculistica pediatrica, è possibile correggere eventuali anomalie refrattive con la prescrizione di occhiali adeguati e tenere sotto controllo la motilità oculare in modo da garantire al paziente una corretta funzionalità visiva da adulto. È importante sottoporre un bambino a una visita oculistica pediatrica anche se non lamenta particolari disturbi o fastidi; alcune patologie sono infatti, almeno durante le fasi iniziali, asintomatiche. 
Se la diagnosi dell’oculista non indica alcun problema oculare, il bambino dovrà tornare in studio per un controllo intorno ai 6-8 anni d’età. Al contrario, se la visita oculistica pediatrica indica la presenza di difetti visivi o particolari patologie, si può iniziare precocemente una terapia e monitorare l’evoluzione della condizione visiva con frequenza.

Visita Oculistica Pediatrica e Trattamento dell'Ambliopia

Uno dei trattamenti più comuni che vengono eseguiti presso CORBS nel campo dell’oculistica pediatrica è il trattamento dell’ambliopia.
L’ambliopia, conosciuta anche come “occhio pigro”, è un problema frequente nei bambini, interessandone circa il 4% della popolazione pediatrica. E' caratterizzata da una diminuzione della capacità visiva in un occhio, mentre il controlaterale può essere normale. I percorsi visivi di un bambino non sono completamente sviluppati alla nascita. Per formarsi normalmente, il sistema visivo e il cervello del bambino devono essere stimolati con immagini chiare, focalizzate, allineate correttamente e sovrapposte provenienti da entrambi gli occhi. Questo sviluppo avviene principalmente nei primi 3 anni di vita e si completa a circa 8 anni. Se il cervello non riceve uno stimolo visivo adeguato da un occhio durante il periodo di sviluppo, imparerà a ignorare (sopprimere) le immagini provenienti da quell’occhio, cosa che risulterà in una perdita della vista. Se la soppressione persiste per molto tempo, la perdita visiva può diventare permanente. In questo caso, è chiamata ambliopia.

In base a cosa la causa, l’ambliopia può essere classificata in:

  • Ambliopia da difetto di refrazione: è l'ambliopia legata ad una differente refrazione tra i due occhi. Questo infatti comporterà una visione più nitida con un occhio rispetto all’altro e anche una difficile o impossibile capacità, da parte della corteccia cerebrale, di fondere insieme le immagine viste dai due occhi. Quando l’entità del vizio refrattivo è elevata, alla corteccia arrivano, inviate dai due occhi, due immagini di grandezza diversa e che quindi non possono essere fuse in un’unica immagine. In questo caso, come detto, il cervello sceglierà di basarsi sull’immagine migliore “dimenticandosi” della presenza dell’occhio controlaterale. Questa generalmente è l’ambliopia più frequente ed è causata dagli usuali vizi refrattivi (specialmente ipermetropia e astigmatismo) che in questi casi si presentano in modo abnorme o con differenze significative tra i due occhi. L’importante è riconoscere il disturbo in tempo, entro i 6-8 anni. Passata quell’età, infatti, recuperare l’occhio pigro diventa molto difficile: non è un difetto che si possa correggere con una lente. L’unica terapia è il bendaggio dell’occhio sano per lunghi periodi, perché quello ‘pigro’ sia costretto a lavorare e quindi a essere ‘reintegrato’ nel sistema visivo.
  • Ambliopia da strabismo: si sviluppa quando uno dei due occhi  è strabico e non fissa le immagini per cui il cervello impiega solo l’occhio sano per mettere a fuoco gli oggetti.
  • Ambliopia da privazione: è causata da patologie come la cataratta che impediscono all’occhio catarattoso di vedere correttamente. 

 

Diagnosi dell'ambliopia: La diagnosi dell'ambliopia è possibile a qualsiasi età, e già a tre anni il pediatra ha la possibilità di valutare, anche se grossolanamente, il rischio che la malattia insorga. 
Sicuramente il momento più utile per una visita oculistica è tra i tre e i quattro anni. Questa età sarà doverosamente anticipata se il genitore dovesse accorgersi di uno strabismo persistente (dopo il 2-3 mese di vita), di un occhio “strano” (pupilla bianca, dimensioni del bulbo asimmetriche e/o insolite, eccessiva lacrimazione, ecc.) o quando esistono patologie oculari in famiglia e specialmente parenti stretti con fatti di ambliopia. 
L’occhio pigro non da, abitualmente, alcuna sintomatologia. Bambini, genitori, insegnanti difficilmente si possono accorgere di tale patologia. Mentre, come abbiamo detto, la diagnosi precoce è fondamentale per ottenere, il più delle volte, un recupero funzionale completo.
Spesso purtroppo invece la diagnosi viene posta in età avanzata quando la situazione è ormai irreversibile. 
Per la diagnosi è indispensabile la classica misurazione della vista supportata da un controllo della motilità muscolare ed un semplice esame della visione stereopsica, ossia la capacità di vedere il mondo che ci circonda in visione tridimensionale (percezione della profondità). 
Dal punto di vista pratico è sufficiente diagnosticare una differenza di due decimi di visus, dopo aver eseguito un’accurata correzione dell’eventuale difetto refrattivo, per supporre la presenza di una ambliopia.

 

Trattamento dell'ambliopia: Per il trattamento dell’ambliopia la diagnosi precoce è fondamentale. In presenza di strabismo o di vizio di refrazione è fondamentale una visita oculistica approfondita atta a correggere al più presto e radicalmente il difetto visivo. 
La cura dell’ambliopia si basa su un principio: penalizzare l’occhio che ci vede bene per stimolare l’altro – quello “pigro” – a entrare in funzione. Le cure sono efficaci e il deficit visivo si può correggere in modo molto soddisfacente, a patto che sia preso in tempo e che le indicazioni degli specialisti vengano rispettate.
Il trattamento consiste in:

  • uso delle lenti, per correggere l’eventuale difetto visivo alla base del problema (miopia, ipermetropia, strabismo eccetera);
  • occlusione dell’occhio sano del bambino, per sollecitare l’altro a lavorare. Bendare l’occhio sano infatti spinge il cervello a impegnare solo la funzione visiva dell’occhio pigro.

In alcuni casi può anche essere necessario – prima di applicare il bendaggio – intervenire con un breve intervento chirurgico:

  • per riallineare l’asse visivo degli occhi, se c’è un strabismo molto marcato;
  • per rimuovere un eventuale ostacolo che impedisce la visione (per esempio, una cataratta).

Maggiore è il deficit visivo dell’occhio pigro e maggiore è la necessità di occlusione dell’occhio sano. Ma le modalità di questo bendaggio variano da caso a caso e dipendono dalla valutazione degli specialisti; per esempio, l’occhio può essere bendato solo a scuola; oppure anche quando il bambino è davanti alla tv o quando fa i compiti a casa; può essere necessario fargli tenere il bendaggio per 3-4 giorni a settimana, in caso di ambliopia seria; oppure solo 1 o 2 giorni se l’ambliopia è lieve ecc.
Il trattamento può durare molti mesi, a volte qualche anno (anche se le ore di bendaggio man mano diminuiscono con il tempo). Non deve essere interrotto prima del tempo, altrimenti si rischia che il bambino non recuperi più il difetto visivo.
E una volta raggiunto il risultato e recuperato il deficit visivo, non si deve comunque abbandonare il bendaggio da un giorno all’altro né togliere subito gli occhiali: l’occhio pigro rimane comunque più debole rispetto all’altro e se lo si priva bruscamente di ogni supporto rischia di perdere in breve tempo tutto il beneficio che ha ricevuto.
E’ infine importante che i controlli regolari continuino anche dopo la correzione del difetto visivo: fino ai 12-13 anni di età del bambino è possibile che ci siano delle recidive dell’ambliopia.

Visita Oculistica Pediatrica e Trattamento dello Strabismo

Lo strabismo è una condizione piuttosto comune nei bambini, per cui uno o entrambi gli occhi risultano deviati. Anche se, in presenza di questa patologia, molti genitori portano i propri figli dall’oculista al fine di correggere un difetto estetico, è bene ricordare che trascurare lo strabismo potrebbe portare a problemi ben più seri di un semplice occhio storto. Il nostro cervello, per comodità, ha infatti l’abitudine a far lavorare solo l’occhio sano, lasciando l’altro a riposo. In questo caso l’occhio astigmatico può sviluppare ambliopia, ovvero una pigrizia visiva che può compromettere in maniera permanente la vista. 
Fortunatamente correggere lo strabismo in tempi rapidi può portare a risultati molto soddisfacenti. Oltre all’impiego di occhiali o alla copertura dell’occhio sano con un cerotto al fine di allenare quello astigmatico, questa patologia può essere trattata chirurgicamente. La più recente metodica impiegata in campo oftalmologico nella chirurgia dello strabismo si chiama MISS (Minimally Invasive Strabismus Surgery) e permette di intervenire sull’occhio attraverso incisioni di pochi millimetri che riducono al minimo i fastidi post operatori. La MISS è una tecnica in grado di intervenire direttamente sui muscoli che controllano gli occhi attraverso:

  • il rinforzo di un muscolo debole
  • l’indebolimento di un muscolo troppo forte. 

È possibile valutare la miglior alternativa terapeutica per un bambino affetto da astigmatismo soltanto attraverso una visita pediatrica.

Per prenotazioni chiama il numero 030 3385111

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